Con la sigla PSA XUD si intende una famiglia di motori diesel per uso automobilistico prodotti dal 1982 al 2000 dal gruppo automobilistico francese PSA.
Caratteristiche e versioni
I motori XUD derivano direttamente dai motori della famiglia XU, questi ultimi alimentati a benzina. In particolare è stata scelta l'unità XU9 come base per realizzare i motori XU. Spesso, e non a torto, si tende a includere i motori XUD proprio all'interno della famiglia XU, per via delle caratteristiche costruttive condivise tra le due famiglie. Tali caratteristiche sono:
- Monoblocco in ghisa e testata in lega di alluminio;
- Architettura a 4 cilindri in linea;
- Motore inclinato all'indietro di 30°;
- Canne cilindri riportate in ghisa.
Per quanto riguarda lo schema di distribuzione, i motori XUD erano dei monoalbero in testa (schema SOHC) a due valvole per cilindro oppure a tre valvole per cilindro nel caso dei XUD11.
Inoltre, tali motori sono stati prodotti sia aspirati che sovralimentati. L'alimentazione era a iniezione indiretta su tutte le versioni.
Nel 1998 sono stati introdotti i primi motori DW, che di lì a poco avrebbero sostituito i motori XUD, i quali vennero definitivamente spodestati nel 2000, un anno dopo l'esordio dei moderni motori turbodiesel common rail.
Sono esistite tre versioni di motori XUD: una da 1.8 litri, una da 1.9 litri e una da 2.1 litri. Ognuna di queste tre versioni era a sua volta disponibile in più varianti.
XUD7
Sotto questa sigla si cela il sottoinsieme di motori XUD da 1.8 litri, introdotto nel 1983. A partire dalla base del motore XU9, il diametro dei cilindri è stato ridotto da 83 a 80 mm. La corsa è rimasta invece a 88 mm. La cilindrata ottenuta è così di 1769 cm³. Questo motore è stato proposto sia aspirato che turbocompresso, ma soprattutto è riuscito a superare indenne la difficile data storica del 1º gennaio 1993, che ha visto pensionare molti propulsori poiché non soddisfacevano le normative Euro 1. I motori XUD7 hanno invece saputo fronteggiare la data del 1º gennaio 1997, data in cui addirittura è entrata in vigore la normativa Euro 2. Con l'avvento dei motori common rail e la più stringente normativa Euro 3, però, anche i motori XUD7 hanno dovuto essere sostituiti.
I motori XUD7 sono stati così prodotti in cinque varianti in totale.
XUD9
Questa versione è stata la prima tra i motori XUD a vedere la luce. Le caratteristiche dimensionali sono identiche a quelle del motore XU9 a benzina. Ritroviamo quindi le stesse misure di alesaggio e corsa, pari a 83x88 mm, per una cilindrata di 1905 cc. Anche questa versione è stata proposta sia aspirata che turbocompressa, e in un numero maggiore di varianti. I motori XUD9 hanno trovato applicazione tra l'altro in gran parte dei mezzi commerciali del Gruppo PSA, dimostrandosi estremamente affidabili e robusti anche negli utilizzi più gravosi.
XUD11
Questo motore rappresenta il top di gamma dei motori XUD. È stato proposto in tre versioni, le ultime due delle quali non avevano che poche differenze tecniche di dettaglio. Era un 2.1 litri che ha conosciuto, nel corso della sua storia, una leggera variazione di cilindrata. La prima versione era infatti da 2138 cc, mentre le altre due sono state decrementate a 2088 cc. Inoltre, mentre la prima versione era aspirata, le altre due erano sovralimentate. Le caratteristiche comuni alle tre varianti erano:
- architettura di tipo sottoquadro;
- corsa: 92 mm;
- testata a 3 valvole per cilindro;
- distribuzione a un albero a camme in testa.
Da notare la particolare distribuzione monoalbero a 3 valvole per cilindro, un caso molto raro nella storia dell'automobile, e che si presenterà in futuro con ancor maggior rarità.
Di seguito vengono mostrate le caratteristiche principali dei motori XUD11 e le loro applicazioni.
Voci correlate
- Groupe PSA
- Peugeot
- Citroën
- Motori Peugeot
- Motore PSA XU
- PSA DJ e DK

