Indichiamo con Glosse Emilianensi (da non confondere con la Nota Emilianense) un insieme di annotazioni esplicative, 145 nell'edizione di Menéndez Pidal (1950), apposte da una sola mano e contenenti volgarismi in misura variabile, che si leggono nel ms. 60 del fondo San Millán della Biblioteca della Real Academia de la Historia di Madrid. Si tratta di un codice alto medioevale proveniente dal monastero di San Millán de la Cogolla, nella Rioja, che conserva testi latini di carattere religioso.
Le Glosse
La frase più lunga di tutto il codice, a pagina 72, è di 12 righe e recita:
Fonetica
- Presenza del dittongamento spontaneo:
- nuestro < NOSTRUM
- dueno, duenno < DŎMINUM
- sieculos < SAECULOS
- tienet < TĔNET
- Palatalizzazione:
- (forse) get /jet/ < EST, cfr. segamus /sejamus/
- (forse) "dueno" "duenno" da leggersi ['dweño]
- Riduzione di vocali in iato:
- face < FACIEM,
per /ts/, cfr. facanos - mandatjone < *MANDATIONEM
- serbitjio < SERVITIUM
- face < FACIEM,
- Conservazione della -s finale nel plurale:
- sieculos < SAECULOS
Morfosintassi
- Articolo determinativo:
- ela < ILLAM
- Preposizioni articolate:
- ena (en la) < IN ILLAM
- enos (en los) < IN ILLOS
Galleria d'immagini
Note
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